FAQ – Le domande più frequenti che mi vengono poste
1. Perché quando ci si allena in un primo periodo non si perde peso?
Perché dimagrire non significa necessariamente perdere peso. La bilancia può essere molto forviante. Due soggetti a parità di peso e altezza, possono avere due fisici completamente differenti. In particolare accade che un neofita, che da tempo non faccia nessun tipo di allenamento, abbia un normale calo del tono muscolare; di contro però, alla ripresa dell’esercizio dopo lungo tempo, si avrà un miglioramento ben visibile del suddetto tono.
Stando al principio che un muscolo tonico tende a pesare di più di un muscolo meno tonico, ecco che si spiega come, a fronte di un miglioramento del rapporto tra massa grassa e massa magra, non ci sia una corrispondente diminuzione ponderale, soprattutto in una fase iniziale.
2. I dolori post-esercizio a cosa sono dovuti?
Sono dovuti, diversamente da come si pensa, ai DOMS piccoli e fisiologici traumi muscolari collegabili all’imponenza della contrazione muscolare che si ha in un qualsiasi esercizio. DOMS, dall’inglese Delayed Onset Muscle Soreness, è un fenomeno che è stato a lungo associato a un aumento dello sforzo fisico. Questo viene in genere riscontrato da tutti gli individui indipendentemente dal livello di allenamento, ed è una normale risposta fisiologica a sforzi maggiori, o lo svolgimento di attività fisiche a cui non si è abituati.
Il dolore e il disagio associato ai DOMS solitamente raggiunge il picco tra le 24 e le 48 ore a seguito dell’esercizio fisico, e si estingue entro 96 ore. Generalmente, una percezione di dolore maggiore avviene con sforzi di maggiore intensità, e una più frequente esecuzione di attività sconosciute. Altri fattori che influiscono sulla formazione del DOMS sono la rigidità muscolare, la velocità della contrazione, la fatica, e l’angolo di contrazione.
L’ipotesi dell’acido lattico è, da un punto di vista fisiologico, errata, in quanto il tempo di pagamento del debito lattacido, così si chiama il momento post-esercizio in cui si smaltisce l’acido lattico formatosi durante l’esercizio medesimo, è relativamente breve; ciò non spiegherebbe perché alcuni esercizi lascino strascichi di uno, due o più giorni.
3. Come posso allenare gli addominali bassi?
Da un punto di vista anatomico non esistono gli addominali bassi. Quella che viene descritta da chi si allena come una sensazione di fatica nella zona bassa addominale, è in realtà dovuta alla tensione dei muscoli che mettono in movimento le gambe . Esistono fondamentalmente esercizi che contraggano dinamicamente i muscoli addominali (il crunch ad esempio) ed altri in cui l’addominale abbia la sola funzione di sostegno del bacino. E’ proprio in questi ultimi che i muscoli flessori delle gambe si inseriscono nel movimento, dando l’impressione che gli addominali si stiano contraendo nella loro parte bassa.
4. Quanto è importante cambiare i programmi di allenamento?
Il nostro corpo tende in ogni situazione a conservarsi; si sta parlando del famoso istinto di conservazione citato da Darwin che in ambito fisiologico è descritto dal principio dell’omeostasi, o più semplicemente dell’equilibrio. Lo stimolo allenante è vissuto dal nostro fisico come uno stress, positivo, ma pur sempre di stress si tratta. Più questo stress sarà ripetuto e meno darà effetti, proprio perché il nostro fisico tenderà all’equilibrio. Ecco quindi spiegato il motivo per cui si ricorre ad un nuovo programma….per ingannare la nostra fisiologia.
5. Qual è l’esercizio migliore per dimagrire?
Non esiste un esercizio meglio di un altro per raggiungere questo scopo. Fondamentale diventa integrare al meglio l’esercizio con l’alimentazione, ben sapendo che sia l’esercizio aerobico che muscolare aiutano a far perdere peso.